mercoledì 21 dicembre 2011

TUTTI ALL’ESTERO TRANNE TE!

IL GLOBE THEATRE
In fumo nel 1613, come i viaggi di alcuni alunni della scuola

È sempre bello fare viaggi con gli amici di scuola: Cracovia, Valencia e Salamanca non hanno deluso le aspettative di nessuno.
Peccato che molti siano rimasti a casa.
Ad alcune classi, infatti, erano state proposte diverse mete, ma si sono presentati poi degli imprevisti.
Nonostante le classi, che alla fine non sono partite, avessero dimostrato da subito un interesse e nonostante avessero dato la loro disponibilità impegnandosi a consegnare ai professori un’autorizzazione provvisoria per partire, il loro viaggio è stato cancellato addirittura a poche settimane dalla possibile partenza. Le ragioni sono state molteplici.
Parlando con molti di questi è stato facile capire il loro punto di vista, anche se non sono chiare a tutti le ragioni di questo cambio di rotta. In alcuni casi sono stati gli alunni stessi la causa del fallimento dei viaggi: non avendo le idee chiare, accettavano dapprima una proposta, per poi tirarsi indietro all’ultimo momento.
Anche alcuni professori, come gli alunni, pur avendo dato inizialmente la loro disponibilità ad accompagnare le classi, non si sarebbero fatti, poi, tanti scrupoli a rimangiarsi la parola data.
Molti non avevano intenzione di accompagnare il proprio corso insieme ad altri che non fossero dello stesso indirizzo; altri docenti semplicemente non gradivano l’itinerario scelto o preferivano una meta ad un’altra.
Sicuramente certi gruppi, quindi, combinandosi con classi di indirizzi diversi, ma dello stesso anno, sarebbero potuti ugualmente partire, se solo le problematiche presentate dai professori non l’avessero impedito.
I ragazzi della III H sono rimasti molto delusi da questa serie di circostanze. A loro era stato da subito proposto un viaggio-studio a Londra di otto giorni anche abbastanza economico in case famiglia e, ovviamente, essendo una classe del linguistico, sarebbero stati ben felici di partire. Il numero dei partecipanti era sufficiente e la professoressa Petraccone era disponibile ad accompagnarli.
Più tardi c’è stato poi un cambiamento nell’itinerario che, a questo punto, sarebbe consistito in 5 giorni in albergo e ben poco da vedere ma, nonostante ciò, gli alunni erano sempre d’accordo. Peccato che il professore Del Vecchio avrebbe poco dopo annunciato loro che i viaggi per Londra non sarebbero mai partiti.
“Per loro una magnifica sorpresa” avrebbe, in seguito, annunciato la preside in merito alla disavventura della III H, alla quale avrebbe proposto un viaggio a Berlino, anch’esso alla fine non andato in porto perché organizzato per marzo.
Questi ragazzi desiderosi di viaggiare all’estero con i compagni erano disposti a tutto.
Avrebbero voluto, ad un certo punto, partire anche loro per Cracovia, ma c’erano già troppe adesioni.
Alcune delle quali provvisorie e incerte che, di fatto, non hanno portato a nulla, dal momento che classi come la III A, che sarebbe dovuta partire quasi per certo per Cracovia, appunto, alla fine è rimasta a casa.
Anche per gli alunni di questa classe la storia è analoga: all’inizio le possibilità erano due: Londra o Cracovia. La classe raggiungeva il numero e di accompagnatori ce n’erano abbastanza.
Ma cosa è successo?
Solo una decina di giorni prima della partenza, sul punto di pagare l’importo necessario, hanno saputo che per loro il viaggio d’istruzione in Polonia non ci sarebbe stato. Aspettative illuse e confusione anche per loro. Il triennio della G ha, invece, visto il proprio viaggio in Spagna andare in fumo per colpa di un itinerario non preciso. Fortunatamente del viaggio a Valencia ha potuto usufruire la III M che, nonostante non raggiungesse il numero minimo obbligatorio, è comunque partita per volontà del proprio consiglio di classe. C’è stato, poi, un altro caso, in cui una sezione dello scientifico è partita per Salamanca, nonostante che questa meta fosse destinata all’indirizzo linguistico.
Perché?
Perché il loro consiglio di classe, come quello della III M, d’altra parte, si è dimostrato abbastanza forte da scavalcare l’organizzazione ‘’convenzionale’’ ed accontentare i ragazzi.
Dopo aver sentito il loro punto di vista, era necessario, però, discutere di questa situazione anche con un professore.
E quale se non il responsabile dei viaggi, il professore Del Vecchio?
Lo sventurato organizzatore ci ha riferito che la proposta del Professore Stelluto, che consisteva, ricordiamo, in otto giorni di viaggio-studio a Londra, attività teatrali al Globe Theatre con attori dello stesso teatro e alloggio in case famiglia, sarebbe stato ottimale per il corso linguistico, date le opportunità di studio, ma non idoneo a classi di altri indirizzi, per le quali sarebbero state più convenienti visite guidate della città di Londra.
L’ambizioso progetto del professore è andato, quindi, in fumo per la maggior parte delle classi.
Alla domanda: ‘’Professore, lei crede che sia più consigliabile organizzare viaggi a novembre e, quindi, ad inizio anno, oppure in primavera, ad anno scolastico inoltrato?’’ Del Vecchio ci ha risposte convinto: ‘’Secondo me è meglio partire verso novembre. Perché, in ogni caso, anche se i viaggi si organizzassero per Marzo, ad esempio, ci sarebbero problemi: alunni che si ritirano, professori che non sono più disponibili... Per non parlare dei prezzi: costa molto meno partire prima di Natale, che in primavera’’.
Sperando di essere state utili agli alunni per capire i motivi delle mancate partenze, non si può fare altro che essere felici per i compagni che sono partiti ed aspettare la prossima occasione.

DI CHIARA SATURNO   
E  MARIAROSARIA BARBARARACI

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