É già da circa un mese che il governo Monti è al lavoro. L’esecutivo ha ottenuto la fiducia in Parlamento con 281 sì e 25 no al Senato, 556 sì e 61 no alla Camera: una maggioranza quasi assoluta, che rappresenta anche un record, nessuno aveva mai avuto una maggioranza così netta alle Camere.
COMPOSIZIONE DEL GOVERNO Fra i 17 Ministri scelti da Monti per il nuovo governo ci sono Giulio Maria Terzi di Sant’Agata e Anna Maria Cancellieri rispettivamente per Interni ed Esteri, la giurista Paola Severino per la Giustizia, Gianpaolo di Paola per la Difesa, l’ingegnere e accademico Francesco Profumo per l’Istruzione, Renato Balduzzi per la Salute, Lorenzo Ornaghi ministro dei Beni Culturali, Corrado Passera per Infrastrutture e Trasporti, Elsa Fornero per Lavoro con delega alle Pari Opportunità. Per sé Monti ha preso anche l’incarico di ministro dell’Economia.
Il ruolo che deve portare avanti Mario Monti è di estrema importanza per l’Italia, ma non solo- Il debito pubblico è di 1.909,192 miliardi di euro nel mese di ottobre. È per questo, infatti, che le testate internazionali considerano il suo governo un “governo tecnico d’emergenza”. Le aspettative di tutti nei confronti del suo esecutivo sono altissime e non potrebbe essere altrimenti vista la grave situazione economica in cui versa l’Italia, anche alla luce della questione greca.
LE MANOVRE DI MONTI Il 4 dicembre il Consiglio dei Ministri si è riunito per mettere a punto la tanto temuta Manovra economica. Prima di presentarla Mario Monti si è scusato per la drasticità dei suoi provvedimenti, considerandoli però necessari. Egli a riguardo afferma: “Questo potete chiamarlo decreto salva-Italia”.
Ma vediamo in cosa consisterebbe:
Le lacrime del Ministro Fornero mentre annuncia nuovi sacrifici |
PENSIONI Uno dei cambiamenti più contestati è quello della Riforma delle pensioni: sarà possibile andare in pensione di anzianità avendo minimo 42 anni e un mese di contributi per gli uomini, 40 anni e un mese per le donne. Per andare in pensione di vecchiaia sarà, invece, necessario avere minimo 66 anni sia per donne che per gli uomini. Tuttavia quelli che entro il 31 dicembre 2012 matureranno un’anzianità di 35 anni di contributi non rientreranno nella riforma.
IMU Ritorna poi una vecchia conoscenza, l’Ici, ma con un nome diverso: ora si chiamerà Imu (Imposta Municipale Unica), che sarà al 4 per mille per la prima casa e dalla seconda casa al 7 per mille, tramite anche un rivalutazione delle rendite catastali.
IRPEF E ALTRO Tra le altre riforme il passaggio dell’aliquota Irpef che salirà dal 43% al 46% entro il 2014, la benzina, che come abbiamo già potuto vedere in questi giorni continuerà a salire, il Canone, che potrebbe finire sulla dichiarazione dei redditi, rendendo difficoltosa l’evasione da parte delle aziende, tassa patrimoniale e sui beni di lusso. Monti ha deciso di rinunciare al doppio stipendio da ministro dell’Economia e da Primo Ministro. Il Premier tiene a precisare che questa manovra si basa su “rigore, equità e sviluppo” e prevedrà grandi sacrifici per tutti. La manovra da un lato porterà nelle casse dello Stato 30 miliardi di euro in 3 anni, dall’altro, secondo Adusbef e Federconsumatori, le spese annue per famiglia salirebbero a 3160 euro contando anche le riforme del governo precedente.
LE OPINIONI SULLA MANOVRA Il 24 Novembre il Premier ha incontrato Angela Merkel e Sarkozy, entrambi hanno assicurato di sostenere il governo Monti e di porgli piena fiducia, tanto che la Cancelliera afferma che è «molto impressionante» vedere le misure che il governo italiano è in procinto di adottare. A questo punto, però, è inevitabile soffermarci anche sulle polemiche scaturite da questa manovra.
Ci sono state molte discussioni circa i privilegi ecclesiastici della Chiesa, la quale proprio in virtù di tali privilegi sarebbe esente dal pagamento dell’Imu. Rammentiamo a proposito che la Chiesa possiede il 20% del patrimonio immobiliare italiano; gli introiti dunque non sarebbero proprio modestissimi. Il Cardinale e Presidente della CEI Bagnasco si è dichiarato pronto a discutere al riguardo, precisando comunque che non si tratta di un privilegio singolo in quanto molti altri enti in Stati esteri prevedono agevolazioni simili. Anche Avvenire ha replicato facendo notare come molte Camere di Commercio, università, scuole, alcuni musei abbiano più o meno lo stesso privilegio. In generale le polemiche partono soprattutto dal popolo del web, il quale attraverso blog e video su Youtube propone in rete metodi alternativi su come far entrare nelle casse molto più dei soldi previsti dalla manovra attraverso il dimezzamento dei parlamentari e dei loro stipendi.
La patrimoniale, al contrario dell’Irpef, colpisce tanto le persone fisiche, quanto enti giuridici (società e associazioni) e i relativi beni, di qualsiasi tipo o di una categoria ben definita. Solitamente entra in vigorie periodicamente: l’ultima patrimoniale è entrata in vigore nel 1992.
IRPEF
L’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) è un imposta diretta italiana. Istituita nel 1974, viene calcolata in base al reddito singolo di ogni persona: lavoratore statale, autonomo e pensionato. Allo statale e al pensionato la somma viene sottratta direttamente dalla busta paga, l’autonomo paga l’Irpef in sede di dichiarazione di redditi. Attualmente l’Irpef costituisce una delle maggiori fonti di entrate per lo Stato.
DI DARIO LIPPI
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