Dante divise la Divina Commedia in tre cantiche, non in
quattro, la scrisse in terzine incatenate, non certo in quartine e soprattutto,
pensandoci bene, nella numerologia Dantesca il numero quattro non è un numero determinante,
anche le selve erano tre.
Anche di Pauli con la sua legge di esclusione afferma che in
un dato atomo non possono coesistere due elettroni con QUATTRO numeri quantici
uguali.
Solitamente si prende con estrema leggerezza questa forte
discriminazione, credendo che questo sia un problema legato solo al passato, ma
posso dimostrarvi il contrario.
Sapete dirmi quanti erano i protagonisti de” i TRE porcellini”?
o magari, sapete dirmi perché si dica”conta sempre prima fino a dieci prima di
parlare”? o ancora, chi mi spiega il detto” chi fa da sè, fa per tre”?
Tre sono i moschettieri, trentatré i trentini che entrarono
a Trento, trentadue sono i denti, e ancora, trecentosessantacinque sono i
giorni che compongono un anno e dodici sono i mesi.
Nessuno parla mai del numero quattro che viene escluso anche
dai passi di danza, infatti::un due tre, cinque, sei, sette.
Insomma, un numero praticamente assente. Non so voi, ma io
pretendo risposte.
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