CHIARA VARTULI
Infrangere
la regola del “buttiglione” in questo caso potrebbe paradossalmente costare il
podio.“Nascondino alle Olimpiadi?
Idea folle, ma certamente non impossibile” dichiara il professore giapponese
della Josai Internetional university, Yasuo
Hazaki (64 anni) che desidererebbe che il nascondino venisse incluso tra gli
sport dimostrativi di Tokio 2020, per ufficializzarlo poi nell’edizione
successiva . Hazaki presiede un comitato per la promozione, almeno un migliaio
di persone convinte che questo semplice passatempo per under dieci abbia tutte
le carte in regola per potersi aggiudicare
la definizione di sport ed essere di conseguenza praticato a livello
agonistico. Non si capisce ancora bene
come e dove ci si possa nascondere, se cioè ci si debba limitare alle
attrezzature già esistenti per non gravare sui costi del comitato olimpico (per
esempio nascondersi dietro al giavellotto, o al piattello, preferibilmente
prima del tiro) o se invece il gioco si estenda a tutta l'area metropolitana.
Se fosse realmente così Roma
ovviamente si aggiudicherebbe punti
importanti per ospitare i giochi del
2024. C'è un regolamento, ovvio: si giocherebbe 7 contro 7, con due tempi da 5
minuti facendo a turno nel
chi si nasconde e chi dà la caccia Occorrerebbe capire se
per far tana all’avversario sarà necessario toccarlo oppure basterà dichiarare
a voce alta la sua esatta posizione. Sarà necessaria una vera e propria riforma del nascondino,
che superi i regionalismi, i particolarismi, le tradizioni caratteristiche di
ognuna. In pratica una globalizzazione
del “Trentuno
salvi tutti”
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